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Laboratorio di trampoli

Laboratorio di trampoli

ASSOC. CULTURALE BOTTI DU SHCOGGIU
PROPOSTE DI LABORATORI E ANIMAZIONI per alunni della scuola primaria e secondaria, o insegnanti.

LABORATORIO DI TRAMPOLI
DESTINATARI: Alunni della scuola secondaria e superiori
“Un punto di equilibrio di un sistema dinamico è un punto che rimane stabile sotto l’evoluzione del sistema”.
La percezione del limite, del non voler/poter andare oltre, l’alchimia fatta di desiderio/brivido/ paura dell’osare, sono gli elementi alla base della proposta di laboratorio sull’uso dei trampoli, ottimo strumento per indagare in queste esperienze.
Con il trampolo si vive l’esperienza unica di tensione fra attrazione verso l’alto, spinta al volo, e gravità verso il basso, rischio della caduta. Il trampoliere è pienamente cosciente di questa dinamica irrisolvibile, è colui che cerca nella gravità il segreto della leggerezza, nel reale uno spazio per il desiderio: le figure che si potrebbero affiancare al trampoliere sono gli acrobati o i ballerini, parenti lontani potrebbero essere le marionette: esseri che cercano una gravità dell’immaginario che si ponga in contrasto con la gravità del reale. Se osserviamo i movimenti di un trampoliere noteremo che sono tutti rivolti verso l’alto e che tutti, dopo un culmine che pare essere un battito d’ali, ricadono verso il basso.Questo movimento, che pare una continua frustrazione, è ciò che fa la ricchezza del trampoliere: la consapevolezza che la leaaerezza esiste dove c’è aravità da contrastare.
I trampoli consentono la valorizzazione delle proprie abilità e tecniche di movimento, esaltan- done eleganza e destrezza e preservandone allo stesso tempo armoniosità e naturalezza. Sa- ranno trasmesse tecniche base di danza, acrobatica e un lavoro di ricerca sul movimento organico.
Nel corso del laboratorio verranno esplorate le diverse possibilità del movimento, che porteran- no all’ improvvisazione di personaggi. L’intento è quello di valorizzare una tecnica di danza su trampoli caratterizzata da uno status di disequilibrio naturale con l’ausilio di vari strumenti di lavoro quali bastoni, stampelle, carretti e strumenti musicali.

OBBIETTIVI GENERALI

• Avvicinamento teorico ai trampoli in quanto strumento di lavoro e oggetto rituale dalle forti connotazioni simboliche
⚫ Uso, conoscenza ed esplorazione dei trampoli nella loro qualità di strumento espressivo • Propedeutica al ritmo con l’uso di strumenti a percussione
⚫ Elaborazione di un performance teatrale

PRIMA FASE: CONOSCENZA

L’intento è comunicare le nostre conoscenze sull’utilizzo dei trampoli non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista simbolico, per cui la prima parte introduttiva mira a far Conoscere- incontrare l’oggetto trampolo.
È importante avere una visione chiara di che cos’è l’oggetto trampolo. Sapere che non è sol- tanto un gioco, ma qualcosa che ha avuto nella storia una molteplicità di senso, di significato, nonché di utilizzo e di forma.

SECONDA FASE: LA PAURA E L’ESPERIENZA DELLA VERTIGINE
I primi momenti di lavoro saranno dedicati principalmente a capire gli aspetti dell’oggetto trampolo in relazione all’uso che se ne andrà a fare.
Verrà proposto un training di riscaldamento, esplorazione dell’equilibrio e cadute.
I trampoli vengono indossati per la prima volta.
Primo ostacolo da superare, è la paura del vuoto, la perdita del contatto con la terra e lo spo- stamento del proprio baricentro. È importante dare spazio all’esperienza di queste sensazioni per conquistare gradualmente un nuovo rapporto con il proprio corpo. Pertanto la seconda fase sarà più tecnica, si propongono esercizi che preparino all’altezza: il lavoro sul bacino, centralizzare il movimento, impostare il lavoro fisico come preparazione del corpo all’incontro con il tramopolo.
E’ importante la trasmissione di un giusto utilizzo del trampolo, per contrastarne la visione che sia solo strumento per mostrare le proprie abilità, invece che ottimo canale espressivo. Il trampolo crea la sensazione di stare altrove, suscita altri modi di pensiero, di sentimento e di linguaggio, di conseguenza è stimolo per la creazione di nuove forme drammaturgiche che possono diventare racconto leggibile per chi è a terra.

TERZA FASE: REALIZZAZIONE DELLA MESSA IN SCENA
Approfondimento delle tecniche del trampolare e del significato che questi strumenti possono avere all’interno di una narrazione. Propedeutica all’ uso di strumenti ritmici fondamentali nella composizione della partitura drammaturgica (tamburi, sonagli e legni). Nel lavoro teatrale il ritmo rappresenta il filo conduttore delle azioni, delle battute e della stessa drammaturgia. La sperimentazione pratica del ritmo, attraverso l’uso di strumenti rudimentali a percussione in- troduce un nuovo canale espressivo che arricchisce la composizione drammaturgica e forni- sce nuovi strumenti di comunicazione al gruppo e al singolo ragazzo.
Saranno proposte pratiche d’improvvisazione sulla composizione coreografica e saranno con- vogliate tutte le suggestioni ricevute e le tecniche acquisite in una trama canovaccio che co- stituirà lo scheletro della rappresentazione.

OBBIETTIVO
Dimostrazione di lavoro in cui i ragazzi potranno confrontarsi col feed-back immediato del pubblico. TECNICHE
Tecniche di lavoro propedeutico al lavoro dell’attore.

NUMERO MASSIMO PARTECIPANTI: 1 classe
NUMERO OPERATORI: 2
NUMERO ORE: 30
COSTO LABORATORIO: 2000,00 euro + iva + rimborso spese
UN PROGETTO
BOTTI DU SHCOGGIU

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