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Harmonika – Creazione di uno spazio ecosostenibile

Harmonika – Creazione di uno spazio ecosostenibile

ASSOC. CULTURALE BOTTI DU SHCOGGIU
PROPOSTE DI LABORATORI E ANIMAZIONI per alunni della scuola primaria e secondaria, o insegnanti.
TEATRO LETTURA DIZIONE RITMO TRAMPOLI COLORI PAROLA CORPO SCRITTURA CANTO MUSICA VOCE NARRAZIONE AFFABULAZIONE SCENOGRAFIA FIABE…
VIA VENEZIA 6 A- CARLOFORTE-ISOLA DI SAN PIETRO
tel 0781 85 70 10 cell 347 90 54 753
mail: info@botti-carloforte.it
“HARMONIKA”
CREAZIONE DI UNO SPAZIO ECOSOSTENIBILE.
DESTINATARI: Alunni della scuola primaria e secondaria, o insegnanti.
MOTIVAZIONI ETICO-SOCIOLOGICHE
I piccoli paesi della Sardegna si stanno spopolando ed è facile imputare questo alla crisi economica. Facile ma anche molto superficiale. La crisi dei piccoli centri è piuttosto imputabile a una mancata educazione comunitaria. Purtroppo sappiamo che nella scuola quella che un tempo chiamavamo “educazione civica” sembra sia scomparsa dagli obiettivididattici o pedagogici.
La vita di un individuo si nutre in primo luogo di rapporti sociali e se questi sono sconclusionati, come un cibo dannoso sono portatori di malattie, inquinano l’integrità delle persone, rendendo poi impossibile ogni forma di autonomia e di sviluppo creativo.
in seconda analisi Il lento e inesorabile scollamento dalla natura indebolisce il nostro senso di appartenenza; le radici ci nutrono e ci crescono. Un pensiero non radicato crea disorientamento.
E’ partendo da questa analisi che nasce l’esigenza di fare un progetto che stimoli la coscienza di possedere un “corpo” sociale.
PREMESSE
Il corpo del genere umano non è uno, sono tanti quanti sono gli abitanti della “comunità mondo” ed è molto difficile pensare di accettare la diversità se ci percepiamo come uguali l’uno con l’altro. E’ la coscienza delle piccole differenze tra gli individui che educa lo sguardo a vedere anche le più grandi e quando si è in grado di leggere la differenza si possono creare spazi adeguati che accolgano tutti.
Quindi prima “conosci te stesso” (invito fatto dalla sfinge a Edipo e ripreso dalle saggezze di tutti i tempi) poi incontra l’altro per creare quella rete di connessioni che si chiama rapporto.
Conoscere se stessi non è soltanto un’attitudine analitica del pensiero, ma, e io sostengo soprattutto, la coscienza del proprio corpo fisico. Nel corpo risiedono i sensi e attraverso il corpo, macchina biologica perfetta, percepiamo ed elaboriamo l’ambiente in cui viviamo, ma questa macchina per poterla guidare dobbiamo conoscerla.
IL LABORATORIO
Il progetto propone un workshop che coinvolga il territorio in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado per la trasformazione di uno spazio convenzionale in un isola utopica, “Harmonika” un luogo che accoglie le diversità.
PRIMA FASE: LA PROPRIOCEZIONE E IL PUNTO DI VISTA DEL SOGGETTO
La propriocezione (dal latino proprius, appartenere a se stesso) è definita come il senso di posi- zione e di movimento degli arti e del corpo che si ha indipendentemente dalla vista. Il corpo è una comunità di organi, unici e non replicabili. Riuscire a percepirli come unità autonome ci consente di avere una maggiore consapevolezza del movimento e del proprio potenziale espressivo.
1) Proposta di studio sulla “architettura del corpo” come eccellenza della tensegrità attraverso un training fisico, vocale e visivo in cui si andranno ad indagare le diverse funzioni organiche, ripercorrendo le conquiste evolutive dell’uomo, a partire dalla posizione eretta.
Metteremo poi in relazione tale evoluzione con lo sviluppo degli altri organismi viventi, animali e vegetali per coglierne le affinità e le differenze.
2) proposta di lavoro sul “corpo che guarda”. il guardare è un’azione fisica che crea suggestioni e associazioni creative. Si tratta in questo caso di affinare la consapevolezza del proprio sguardo. Un’immagine può avere più volti, tanti quanti sono i punti di vista.
3) Proposta di lavoro sulle geometrie di gruppo e le architetture dello spazio fisico e sonoro. Training d’improvvisazione conctat e di polifonia vocale per tessere le prime relazioni di gruppo fisiche e sonore. Strutturazione di azioni che serviranno da tappeto per:
⚫ la costruzione del “egocentro”: Il “movimento dipinto” sarà la bozza per realizzare, con materiali di riciclo, un totem tridimensionale.
• Realizzazione del “ecocentro”: costruzione di Harmonika, l’isola delle differenze. Le sviluppare il canovaccio drammaturgico
SECONDA FASE DAL MONOLITE “EGOCENTRO” AL LEGAME” ECOCENTRO”.
Ogni attore tradurrà in segno grafico il proprio movimento creando una vera e propria mappa totemica sulla base delle parti del corpo coinvolte nell’azione di un passo: piedi, anche, bacino, spalle, testa.
Le varie istallazioni verranno messe in relazione creando il tessuto architettonico per gli spazi comuni.
TERZA FASE I SEMI ETICI, LO STATUTO DI HARMONIKA E LA MESSA IN SCENA. Saranno affidati agli attori i “semi etici” parole chiave che serviranno a elaborare le leggi che regolano Harmonika, una sorta di statuto che sarà elaborato insieme ai partecipanti per la creazione di una vera e propria partitura drammaturgica.
La messa in scena sarà il momento in cui tutto il lavoro svolto e le esperienze fatte si comporranno in forma spettacolare per essere fruito dalla popolazione locale.
NUMERO MASSIMO PARTECIPANTI: 25 PERS
NUMERO OPERATORI: 2
NUMERO INCONTRI: da definire in base alle esigenze scolastiche e dei gruppi iscritti
UN PROGETTO
BOTTI DU SHCOGGIU

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