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Rizomi 2024

Progetto di residenza artisti nel territorio
Direzione artistica Simonetta Pusceddu

(Art. 43 (Residenze) Intesa Stato Regioni del D.M. 27.07.2017
Progetti per l’insediamento e sviluppo delle residenze “Artisti nei Territori”. Triennio 2022-2024)​

Con il contributo di:

Regione Autonoma Sardegna;

MIC/Ministero della Cultura;

Comune di Carloforte

Collaborazione logistico organizzativa:

Associazione Botti Du Scoggiu – O.n.l.u.s.

“Rizomi”, progetto di residenza curato da Simonetta Pusceddu (Tersicorea) in tandem con il Comune di Carloforte

Concept del progetto 

Attraversamenti sul territorio di Carloforte e dell’isola di San Pietro, comunità costituita da soli 6mila abitanti, con l’intento di metter in evidenza la peculiarità  di “un’isola dell’isola”. che fa parte del circuito dei “I borghi più belli d’Italia” e  conserva lingua e cultura dei fondatori, le famiglie di pescatori originarie di Pegli, e provenienti dall’isola tunisina di Tabarka (dove risiedevano dal XVI secolo). I tabarchini nel 1738 ottennero dal re Carlo Emanuele III il permesso di colonizzare l’isola di san Pietro, disabitata e detta ‘degli sparvieri’ sin dai tempi dell’insediamento fenicio (VIII secolo a.C.), cui seguì quello punico, con tempio e necropoli. Gli stessi pescatori, 40 anni dopo, avrebbero fondato anche Calasetta sulla prospiciente isola di sant’Antioco. Il progetto di residenza del triennio 2022/2024 è intitolato “Rizomi”, La parola “rizoma” è composta da ”rizo”, che vuol dire radice, e dal suffisso -oma, “rigonfiamento“. Il termine è chiaramente descrittivo della forma tipica che il rizoma assume durante il suo sviluppo, simile ad una grossa radice. Il termine metaforico si riferisce alle funzioni del rizoma in natura, questo fusto modificato a forma di grossa radice funge da organo di accumulo di sostanze nutritive di riserva che possono mantenersi inalterate anche per lunghi periodi e in condizioni climatiche ostili. Ispirandoci a questo significato, la metafora pone l’accento sulla riflessione rapporto tra spazio/tempo/territorio e l’inserimento di azioni residenziali produttive, legate ai meccanismi di mobilità e servizio della collettività urbana. 

Un lembo di territorio tra terra e mare, caratterizzato dai differenti tipi di rocce vulcaniche, popolato da un’nteressante fauna terrestre e marina e da una lfolta vegetazione mediterranea che fanno da sfondo perfetto a questi luoghi silenziosi e magici. 

Qui è possibile valorizzare e descrivere ampiamente il concetto di luogo dai confini morbidi, tracciato dal mare e dalle rocce e disegnato dal mistero di tutto ciò che quello che sta dentro il mare. Pertanto il fulcro del concept del progetto “Rizoma” è molto legato alle specificità del luogo con cui far dialogare gli artisti e produrre il proprio progetto consapevoli di queste peculiarità. Un luogo ideale quindi, lontano dal mondo, per ripensare insieme e in scala ridotta, il concetto di luogo contenitore di segreti, misteri storie antiche tramandate oralmente, bellezze naturalistiche. Appunto beni materiali e immateriali di cui Carloforte è ricca.

Programma artisti e compagnie coinvolte Rizomi 2024

Progetto: Diaspri”

PERIODO: dal 31 agosto al 15 settembre 2024

Restituzione pubblica: il 13/14 settembre

ARTISTI IN RESIDENZA: Elisa Melis Nicola Cisternino

Tutor musicale: Matteo Gallus

Il progetto che presenteranno i due autori e performer, trae ispirazione dalle rocce Carlofortine e dalla loro composizione e su di esse si svilupperà. In particolare dai diaspri, infiltrazioni spesso rossastre di natura ferrosa presenti in alcune parti dell’isola, simbolo di fertilità e virilità. Il progetto si prefigge di indagare il territorio e le sue bellezze naturali definite e concentrate in uno spazio di appena 51 kmq e nel concetto straordinario di isola nell’isola, al fine di illuminare le specificità del territorio, ricco di luoghi silenziosi e magici. Vento e aria, Mare e acqua, roccia e terra, si incontrano nell’isola di San Pietro come in pochi altri luoghi in Sardegna e nel mondo, dove la natura sovrasta l’umano senza schiacciarlo ma circondandolo silenziosa e potente.

In un luogo dove i confini sono solamente naturali il confine stesso diventa oggetto di indagine e la relazione tra gli elementi diventa occasione di relazione umana.

Il progetto si nutre degli elementi che indaga e sarà incastonato in essi, invitando il pubblico ad immergersi lui stesso nella natura potente dell’isola, fornendo un punto di vista non comune;  il pubblico si immerge infatti, letteralmente negli elementi, osservando dall’acqua alle pendici della scogliera di cala mezzaluna ed assisterà da quel punto di vista fuori dall’ordinario alla performance. Un anfiteatro naturale e mozzafiato che sarà protagonista, insieme al corpo, di questo evento unico pensato nel luogo e con il luogo.  Il pubblico potrà osservare la performance dalle pendici della scogliera di cala mezzaluna, un anfiteatro naturale e mozzafiato che sarà protagonista , insieme al corpo, di questo evento.

La roccia, l’acqua il vuoto saranno protagonisti principali della ricerca in una costante relazione con i corpi che si modelleranno e muteranno al mutare dell’acqua o al tocco della pietra immobile eppure in costante sebbene impercettibile cambiamento.

Brevi cenni biografici

Nicola Simone Cisternino
Come professionista lavora nelle produzioni delle realtà di maggior rilievo nel panorama nazionale, tra cui compagnia Virgilio Sieni, il collettivo CANI, Piergiorgio Milano, compagnia Abbondanza Bertoni, Cristina Rizzo, progetto Kinkaleri, Company Blu, Aldes-Roberto Castello, Silvia Gribaudi, Margherita Landi e Pietro Pireddu.
Come autore fonda il collettivo Sa.Ni. con la danzatrice Sara Sguotti, e successivamente il collettivo FRAMES con i danzatori Luca Zanni e Maria Vittoria Feltre. Entrambi i progetti danno vita a numerose produzioni vincitrici di numerosi premi coreografici nazionali.
È finalista del premio DNA appunti coreografici 2018 con “Sobotta – Atlas of Human Anatomy”.
Con “My Lonely Lovely Tale” è tra i selezionati della piattaforma Nid 2021 nella sezione Open Studios.

Elisa Melis
Comincia il suo percorso nella danza con la giovane compagnia dei Danzatori del Sole a 14 anni  e  professionale a 16 con la compagnia Danzalabor diretta da Simonetta Pusceddu per poi diventare danzatrice stabile per quasi 8 anni della compagnia Cie Twain Physical Dance Theatre diretta da Loredana Parrella con sede a Roma. Dal 2019 anni è parte integrante del progetto site specific di Piergiorgio Milano di circo alpinismo “Au Bout Des Doigts”, performance di danza verticale e danse escalade e circo in luoghi di alta montagna.

Nella sua formazione anche la Capoeira, danza/arte marziale brasiliana e  l’arrampicata sportiva di cui ora è istruttrice della Federazione Nazionale.

Progetto “Fragmenti”

PERIODO dall’1 al  15 ottobre 2024

Restituzione pubblica 13 ottobre

ARTISTI IN RESIDENZA: Vinka Delgado Segurado

Tutor: Roberto Magro

Collaborazione artistica tecnica e Lighting  designer: Diego Hernando

Utilizzando il circo come strumento per sfumare i limiti del movimento corporeo ordinario, insieme a una ricerca che coinvolge marionette e maschere, esploriamo la deformazione e la disintegrazione del corporeo. Nello stesso modo in cui la mente divide le informazioni per elaborarle, cerca di dividere il corpo per comprenderlo.

Cerchiamo un’estetica intima, che inviti ad apprezzare le piccole cose. Dare rilievo allo spazio vuoto per far sorgere le domande – cosa succede al di là del palcoscenico? – è una metafora degli strati più nascosti del subconscio, dove si accumulano pensieri e ricordi e dove la luce penetra a malapena, come nelle profondità di una grotta. Le creature che abitano questo luogo sono cresciute e si sono evolute in modo diverso dalle altre, adattandosi alle loro condizioni. L’estetica cerca l’esaltazione dell’irrazionale, il gusto per il decadente, la malinconia e l’angoscia esistenziale: l’essere umano è sospeso tra i propri limiti e l’infinito.

Brevi cenni biografici

Vinka Delgado Segurado​
Formatasi nelle Belle Arti e sempre in discussione per la sua staticità, si è formata nell’ambito del circo e del teatro come necessità di usare il corpo come strumento per lasciarsi guidare dal movimento. In seguito, si è trovata all’incrocio tra il suo passato e il suo presente e, combinando la sua conoscenza delle arti visive e delle arti dello spettacolo, è infine approdata alla costruzione di marionette, maschere, costumi e scenografie

Roberto Magro​
Roberto Magro è un artista, drammaturgo, insegnante e regista di circo. Ha una propria compagnia, Rital Brocante. Ha diretto la scuola di circo Flic di Torino tra il 2005 e il 2011. Al lavoro di pedagogo affianca quello di regista per numerosi artisti e compagnie. È l’ideatore del Festival Brocante, che riunisce artisti affermati e giovani. Nel 2013 ha assunto la direzione artistica de La Central del Circ. Al termine del suo mandato, è tornato alla sua vita nomade e al suo lavoro di creatore e insegnante. Tiene workshop in scuole e centri creativi in Europa e America Latina.

Diego Hernando
Collaboratore artistico, tecnico e di lighting design
Laureato in Scienze dell’Educazione e tecnico professionista del suono, del video e delle luci. Fin da bambino era interessato ad aprire le cose per vedere cosa c’era dentro. In seguito ha imparato il montaggio digitale, la programmazione e l’elettronica. La sua curiosità lo ha portato verso il circo e il teatro, che hanno costituito una parte importante della sua formazione. L’uso della tecnologia è uno strumento per amplificare i linguaggi del palcoscenico attraverso il lightingdesign, il video e l’interattività

Progetto: “Voce”

PERIODO dal 4 – 18 novembre 2024

Restituzione pubblica 16 novembre

ARTISTI IN RESIDENZA: Giulia Cannas

Tutor: Donatella Martina Cabras 4-11 Novembre

Enrico Frisoni 12-18 Novembre

Guest: Alice Ortona Coles (costumista) 14-18 Novembre

Questa terza fase del progetto di residenza “Rizomi” si sviluppa attraverso un proposta artistica in cui l’autrice indaga intorno al concetto di città-borgo concentrandosi principalmente sulla forte identità di immargini, spesso circondati da bellezza naturale, lentezza e arricchiti di tradizioni radicate nel tempo.

‘Voce’ è una danza sincera, arrabbiata, radicata, potente, lenta.

‘Voce’ è la periferia di tutte le città del mondo. La ricerca muove dai temi della marginalità, concentrandosi sulle forte identità che emergono dalle periferie spesso caratterizzate da esclusione, rabbia, lentezza, bellezza, forza e rivoluzione. La danza si fa forma di protesta culturale e sociale, mossa da una rabbia generativa tipica dell* giovani in rivolta cresciut* in ambienti svantaggiati, trasformandola in energia vitale e forza motrice per il cambiamento.

Brevi cenni biografici

Giulia Cannas
Danzatrice, performer, autrice.
Sin da molto giovane conduce una ricerca sul movimento che la porta a sviluppare un linguaggio sperimentale e personale. Il suo lavoro trova un profondo radicamento con la terra sarda, pur coltivando forti relazioni con ambiti creativi nazionali e internazionali. Collabora stabilmente con Fuorimargine-Centro di produzione di danza e arti performative e fa parte dell’associazione movimento poetico. Si è formata e ha lavorato con prestigiosi centri di formazione e produzione come la Biennale Danza di Venezia, Centquatre Paris, Anghiari Dance Hub, Da.Re., la compagnia Oltrenotte, Cortoindanza.

Donatella Martina Cabras
Autrice di percorsi performativi e didattici nell’ambito di una ricerca permanente sul movimento e fondatrice dell’associazione movimentopoetico, collabora con centri culturali, festival e scuole mossa dall’idea che la danza sia uno strumento di sviluppo, crescita e relazione. Radica la sua formazione da danzatrice inizialmente in Inghilterra e prosegue poi in Italia con specializzazioni in ambito sociale e pedagogico. Sogna una casa della danza in Sardegna con vista sul mare dove si promuova la danza per tutti.

Enrico Frisoni
Enrico Frisoni è performer, ricercatore, assistente alla regia e insegnante di teatro per bambin* e ragazz*. Studia a Milano dove consegue la Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche presso l’Università degli Studi di Milano. Continua la sua attività di ricerca somatica e creazione autoriale a Roma all’interno di Da.Re. Dance Research. Collabora come assistente alla regia e autore con la compagnia Domesticalchimia. È stato moderatore per La Biennale di Venezia durante il 15. Festival Internazionale di Danza Contemporanea. Nel 2021 è vincitore del Bando Biennale College ASAC- Scrivere in residenza, dedicato alla danza. Nel 2024 è artista selezionato per il festival/permanenza Ticino in Danza 2024.

Spazi di residenza Isola di San Pietro:

Luoghi Istituzionali:

  • Giardino di Note, Casa del Duca, Torre San Vittorio

luoghi paesaggistici:

  • Saline di Carloforte, Capo Sandalo, Guardia dei Mori, Punta del Capo e Tonnara della Punta, Centro storico Carloforte  Piazza Pegli, Via Venezia

teatri convenzionali:​

  • Teatro Cavallera

luoghi non convenzionali:

  • Spazio Teatrale laboratoriale La Bottega 

Immagini: Federica Zedda

Video DocuFilm: Francesco Rosso