Tra i fatti e gli uomini si muove la poesia di Cesare Pascarella, tra la musica e il racconto lo spettacolo di Cota e Malorni, che ha la leggerezza di un concerto, la grandezza della letteratura e la profondità di uno sguardo sull’essere umano. Un musicista e un attore dialogano, in una messa in scena che tende verso il mare aperto della relazione teatrale: palco e platea che si incontrano ogni volta per la prima volta. Cinquanta sonetti in cui la musicalità del dialetto romanesco, semplice e diretto, prende forza nell’ironia e nella dolcezza di alcuni versi. Sulla scena un tavolo da osteria, qualche luce da concerto, la voce e il canto, la fisicità dei performers e l’incanto delle note, diversi linguaggi che evocano e dipingono un piccolo viaggio nel tempo.

“Nun ce se pensa e stamo a fa baldoria,
nun ce se pensa e stamo all’osteria;
ma invece stamo tutti ne la Storia.”