Dall’isola, dell’isola, di una penisola 2006
X edizione
Compie dieci anni la rassegna Dall’Isola dell’Isola di una Penisola organizzata dall’ associazione Botti du Schoggiu a Carloforte, nell’isola di San Pietro, in uno dei tratti di mare più belli della costa sud occidentale della Sardegna.
Il programma della manifestazione, che si svolgerà da martedì 29 agosto a venerdì 1 settembre è curato dalla regista Susanna Mannelli ed è composto da un intrigante mix di musica, teatro, cinema.
Gli spettacoli, che come ogni anno richiamano migliaia di residenti e vacanzieri, si svolgeranno principalmente nella parte nord del piccolo paese a pochi passi dal mare, salendo su per le strette stradine fino ad arrivare sotto le mura di cinta dove si trova uno dei quartieri più suggestivi di Carloforte, “Le Casinee”. E’ in questo luogo di confine tra il paese antico e le più recenti costruzioni, che da dieci anni prende vita il festival; proprio lì vicino, molto vicino alla bocca di vento maestro che congiunge il vecchio con il nuovo. Per quattro giorni Porta Leone, Le “Casinee” e il Giardino del Forte Santa Teresa diventeranno il luogo dell’incontro artistico, culturale e sociale che ogni anno si veste di nuovi suoni, immagini, emozioni e sapori.
Si inizia dunque martedì 29 agosto alle ore 20.30 quando da piazza Repubblica la compagnia toscana dei Cantieri Ikrea darà il via al festival con una travolgente parata teatrale in stile zigano dal titolo Babuska: love macht che accompagnerà il pubblico fino a Porta Leone dove alle ore 22 andrà in scena lo spettacolo Creature riscrittura circense del Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi. Creature, un progetto di cooperazione internazionale che ha portato gli ideatori di questo lavoro a Nairobi mettendoli in contatto con un gruppo di acrobati della città africana, nasce dalla commistione tra il teatro di strada, le feste di piazza e la drammaturgia della festa, patrimonio dell’esperienza trentennale del regista e scenografo Marcello Chiarenza unita all’esperienza di Alessandro Serena che proviene da una delle famiglie circensi più famose, gli Orfei.
La prima giornata sarà chiusa alle 23.30 dal concerto jazz tenuto dal trio Gavino Murgia (sax), Luciano Biondini (fisarmonica) e Jarrod Cagwin (percussioni).
Dalla mattina della seconda giornata (mercoledì 30 agosto) spazio anche agli appuntamenti dedicati ai bambini con i burattini di Gennaro Ponticelli che racconteranno Le avventure di Pulcinella (ore 12 e ore 20.00), e alle “passeggiate musicali” con i Camillocromo. La serata inizia alle ore 21 con la prima serie di proiezioni di documentari e cortometraggi della rassegna Dauvea?! ospitata anche quest’anno nel ritrovato Giardino di Note e prosegue con il teatro alle 22. Sul palcoscenico di Porta Leone l’attrice Paola Roman racconta Stranalandia, tratto dall’omonimo libro di Stefano Benni. Torinese, Paola Roman ha studiato con Gassman e lavorato con Sergio Liberovici, Guido Ceronetti e Carlo Cecchi. Fine serata dedicata al jazz con Furio di Castri al contrabbasso e Gianluca Petrella al trombone.
Giovedì 31 agosto, al mattino, ancora appuntamenti per i più piccoli con i burattini di Gennaro Ponticelli e con il laboratorio (inizio ore 10) Gli spaventapasseri rivolto ai bambini fra i 5 e gli 11 anni. Gli spaventapasseri realizzati sfileranno poi per le vie di Carloforte a partire dalle ore 18.30 insieme a musicisti e trampolieri. La sera, dopo l’appuntamento con la rassegna di corti e documentari, sul palco di Porta Leone un gradito ritorno, quello con il danzatore Frey Faust. L’artista statunitense, che quest’anno si esibirà in coppia con la danzatrice Francesca Pedullà , presenta la nuova coreografia dal titolo Coeur Farouche.
Chiusura di serata con la musica senegalese dei Guney’s Africa (ore 23.30 Giardino di Note).
La decima edizione del festival Dall’Isola, dell’Isola di una Penisola si chiuderà venerdì 1 settembre. Dopo il consueto programma per i bambini che si terrà al mattino a partire dalle ore 12 e gli aperitivi musicali per le strade carlofortine, gli appuntamenti della serata avranno inizio alle 21.15 nello spazio del Giardino di Note dove andrà in scena Ivan lo scemo spettacolo teatrale di figura e attore, la nuova produzione del gruppo teatrale Cronopios, diretto da Susanna Mannelli, con Angela Plaisant, Felipe Moretti e Matteo Culurgioni e alle 22,30 Mirabilia spettacolo di teatro d’ombre, burattini, e disegni animati in undici quadri, di e con Alessandra Amicarelli.
Nei giorni della rassegna si potranno infine visionare le opere realizzate dagli artisti europei che hanno partecipato alle tre edizioni dell’iniziativa Progetto Arte Aperta:
P. Cattaneo, M. Cortese, C. Cremers, A. Fontanin, C. Giuliano, N. Istv’an, M. Prevoo,
A. Zecca, M. Privileggi, G. Borgarello, A. V. Engelen, P. Hrubesch, T. Wehage, D. Baldo, L. I. Delhove, M. Teleri Biason, M. Ferrero, T. Canfari, L. Gariglio, M. Mondino,
L. Golaszczyk, M. Fontana. Gli interessati possono contattare l’artista Marta Fontana al numero telefonico 3280564705.
ARTISTI OSPITI E SPETTACOLI
CANTIERI IKREA
E’ un’associazione culturale che organizza, promuove e produce spettacoli teatrali, animazioni di strada, teatro ragazzi, spettacoli di ambientazione medievale, interventi pubblicitari, stages.
L’Associazione riunisce artisti di strada, clown, giocolieri, giullari, trampolieri, mangiafuoco, attori, animatori, musicisti e’ dalla collaborazione dei vari artisti e professionisti, nascono spettacoli e performance di vario genere e natura capaci di adattarsi alle più diverse esigenze: feste di paese, rievocazioni storiche, festivals, rassegne teatrali, inaugurazioni e festività natalizie, sfilate di carnevale, eventi privati, convention, matrimoni, feste per bambini, interventi pubblicitari per attività commerciali.
“BABUSKA: LOVE MACHT” Spettacolo itinerante con mezzi impropri (cicli e carretti).
La gran parata prende spunto da una tipica famiglia matriarcale zigana. La stravolgente musica accompagna la famiglia itinerando per la città alla ricerca del ristorante dove consacrare l’incontro d’amore che si trasforma nel matrimonio della nipote di Babuska figlia di Zadrog e il più atletico e romantico dei “boys”. Zadrog il fratello maggiore dirige la famiglia in qua ed in la per la città dando inizio ai festeggiamenti per il matrimonio con numeri di giocoleria, fachirismo, fuoco acrobatica e tanta musica dal vivo.
ARCIPELAGO CIRCO TEATRO
Nasce dalla collaborazione tra l’Associazione Culturale Pantakin da Venezia, attiva dal 1995 nel campo della ricerca sul genere teatrale della commedia dell’arte e nella realizzazione di eventi culturali legati al territorio, l’esperto e studioso di circo Alessandro Serena, proveniente da una delle famiglie circensi più famose in Italia, gli Orfei e il regista e scenografo di origine siciliana Marcello Chiarenza. La progettualità artistica di Arcipelago è volta a sperimentare nuove forme di linguaggio dello spettacolo dal vivo, partendo dai generi e dalle tradizioni popolari quali la Commedia dell’Arte e il circo, nell’intento di dare vita ad un capitolo sulla sperimentazione legata alle arti performative e in particolare al Nuovo Circo. “CREATURE” Un luogo senza forma disseminato di cose abbandonate, un clown-clochard va rovistando, un libro dimenticato aspetta. Dal cielo una goccia risuona per terra. Il libro è tra le mani del clown. Un canto di donna. Una pagina brucia. La dove cade la goccia spunta una rosa. Come piovute dal cielo, come nate dalla terra, agili creature operose trasformano questo luogo e, nel gioco della creazione, il deserto diventerà giardino. Il linguaggio acrobatico ritrova il suo significato di energia vitale in un percorso simbolico che ha come guida il “Cantico di Frate Sole”. Seguendo così il filo rosso del Cantico e la guida di un personaggio in parte barbone e in parte clown, Creature è uno spettacolo fatto di fuoco, acqua, cielo e corpi, messi assieme con allegria da uno sguardo che “salta”, con un gesto di acrobatica invisibile, le codificazioni di ogni disciplina artistica
FURIO DI CASTRI – GIANLUCA PETRELLA
Furio di Castri, contrabbasso e Gianluca Petrella, trombone. Una delle formazioni più interessanti dell’attuale panorama jazzistico italiano, nata dall’incontro tra due nomi conosciuti in tutto il mondo e riconosciuti dalla critica internazionale come tra i più lucidi talenti dell’improvvisazione. Formazione eccentrica (a-centrica?) per eccellenza, il duo Di Castri-Petrella non lavora per semplificazione o sottrazione, non cerca la complementarietà, ma trova la sua dimensione nel raddoppio dello spazio solista, nel moltiplicarsi delle voci e nelle loro infinite possibilità combinatorie. Contrariamente a quanto ci ha insegnato la tradizione, contrabbasso e trombone si spogliano qui del loro gravoso lavoro “di fila”, per rivendicare uno spazio di invenzione marcato da una leggerezza insolita. Ascolto reciproco, ironia, capacità di costruire orbite sonore in cui accogliersi a vicenda: Di Castri e Petrella durante i loro concerti tessono dialoghi sempre imprevedibili, eppure mai incomprensibili. L’uso dell’elettronica diventa gioco, le atmosfere Drum&Bass esorcizzano le tentazioni intellettuali, mentre le incursioni nella musica di Frank Zappa, Ornette Coleman e Thelonious Monk si trasformano in preziosa merce di scambio con i diversi ospiti che si avvicendano a fianco del duo. Un viaggio intorno alla musica improvvisata e alla sua capacità di contaminazione che si chiude con un ritorno all’essenzialità dei suoni acustici: l’ultima sfida possibile per affermare la potenza dell’invenzione melodica di strumenti come il contrabbasso e il trombone, a dispetto di ogni luogo comune. Il CONCERTO, al Giardino di Note i due artisti, propongono il loro nuovo progetto Under Construction
GENNARO PONTICELLI
Attore, animatore ha lavorato per diversi anni in compagnie professionali nell’ambito del Teatro Ragazzi – Teatro Laboratorio Mangiafuoco (Milano) Teatro del Buratto (Milano). Continua negli anni un proprio percorso di ricerca teatrale che si caratterizza per la combinazione tra espressione attoriale e teatro di figura (burattini, oggetti, ombre ecc.) NELLE INCURSIONI MATTUTINE, Gennaro mostrerà ai bambini, e non solo, alcuni, non tutti, segreti della sua antica arte. NELLE AVVENTURE DI PULCINELLA ci racconta a puntate, episodi della vita di Pulcinella nelle sue diverse sfaccettature. Gli elementi della fiaba si assoggettano alla scrittura della commedia mescolando gli ingredienti del teatro dei burattini: linguaggio semplice, ritmo, voce e…tante, tante, tantissime bastonate.
I CAMILLOCROMO
Alberto Becucci, fisarmonica – Enrico Chiarini, clarinetto – Francesco Masi, tromba & flicorno – Rodolfo Sarli, trombone & basso tuba – Gabriele Stoppa, vibrafono & percussioni
Propongono composizioni originali e non, di colore surreale e di atmosfera evocativa, all’interno di un viaggio intimo e irriverente in cui la musica riveste il ruolo di un’ipotetica colonna sonora per un film immaginario. Ricercando suggestioni di altri tempi i Camillocromo spaziano da sonorità jazz, zingare, balcaniche, popolari, sudamericane, all’interno di spettacoli coinvolgenti che agitano le gambe e l’immaginazione del pubblico. Durante gli APERITIVI MUSICALI al Barone Rosso ci accompagneranno deliziosamente verso il pranzo, mentre nelle PASSEGGIATE MUSICALI serali, ci accompagneranno allegramente da piazza Repubblica attraverso i carruggi, ogni sera con percorsi diversi, a Porta Leone
FRANCESCA PEDULLA’ – FREY FAUST
Francesca Pedulla’, laureata in Storia del teatro e dello Spettacolo, danzatrice e coreografa, si avvicina alla danza africana nel 1991. Approfondisce lo studio dell’arte e della cultura africane durante gli studi universitari e nei suoi regolari viaggi in Africa Occidentale, in particolare in Benin. Continua il suo percorso seguendo diversi professori, ma è l’incontro con Koffi Koko, di cui continua ad approfondire il metodo, a dare un’indirizzo significativo al suo percorso di ricerca. Nel 1999 si diploma professore di danza di espressione africana (C.E.A.), presso il “Centre Artistique 6-éme Parallele- F.E.I.D.A. a Bordeaux. Nel 2001 si diploma mimo teatrale presso il teatro Carlo Felice di Genova. Studia Kinomichi, Danza Contemporanea con Giovanni Di Cicco, Frey Faust.
Frey Faust, statunitense, comincia a danzare e a presentare i primi spettacoli all’età di 8 anni, sotto la direzione della madre, Shekhinah Montainwater, nota autrice americana. Invitato da Marcel Marceau alla scuola di mimo-dramma di Parigi, studia in seguito in California danza Afro-Haitiana, Aikido, Capoeira e percussioni. Da qualche anno risiede a Marsiglia, fonda e dirige la scuola “Turning point”, centro per le arti. Iniziato alla pratica del contact improvisation e dell’improvvisazione da Nita Little, all’età di quattordici anni, oggi insegna questa pratica in tutto il mondo integrandola con la tecnica “Axis Syllabus”, da lui elaborata. “COEUR FAROUCHE”, performance di danza contemporanea, è un gioco smaliziato dedicato a chi si ama e a chi ha paura di amare. Frammenti di storie personali che si mescolano, si sovrappongono a parole rubate a un tavolino di un caffé, su un treno, dappertutto, ovunque ci sia qualcuno che si ama. Riflessione su chi fugge, chi si insegue, su tutte le gabbie che si inventano, i colpi che ci si sferra, tutte le difese di cui ci si avvolge mentre cerchiamo di costruire un’accogliente stanza d’amore.
ALESSANDRA AMICARELLI
Diploma di scenografa all’Accademia di Belle Arti di Brera ; diploma di marionettista all’École Supérieure National des Arts de la Marionnette, Charleville-Mèzières; vincitrice delle borse di studio della Fondazione Ravasio di Bergamo e del Centro Teatro di Figura di Cervia, in tre anni segue gli insegnamenti di Joseph Svoboda, Alain Recoin, Jean Pierre Lescot, François Lazaro, Henk Boerwinkel, Jan Dvorak, Patrick Henniquau, Claire Heggen, Margareta Niculescu;esperienze professionali: assistente alla regia, interprete, marionettista in produzioni internazionali con Roman Paska, con Mimmo Cuticchio e con il Teatro Gioco Vita. “MIRABILIA”, spettacolo di teatro d’ombre, burattini e disegni animati in undici quadri per solo marionettista narratore liberamente ispirato a “Le Metamorfosi” di Ovidio.Il teatro di animazione è il luogo dell’inventiva scenica in cui è possibile condurre ogni elemento attraverso una sinfonia ricchissima di variazioni, trasformazioni, iperboli: l’oggetto diventa soggetto, l’illusione si fa segno, il gesto diventa metafora, il ritmo suggerisce analogie, l’azione si svincola dai cardini del tempo e dello spazio. A partire da spunti dell’opera di Ovidio si intende sviluppare una traccia di associazioni confrontando le immagini della creazione dei miti con immagini, ritmi, suoni della contemporaneità.
GAVINO MURGIA – LUCIANO BIONDINI – JARROW CAGWIN
Gavino Murgia, nato a Nuoro, inizia lo studio della musica all’età di dodici anni, con il sax alto. La musica verso la quale ha focalizzato da sempre il suo studio è il Jazz.Con gruppi Italiani e stranieri ha suonato nei principali jazz festival Italiani ed Europei, in Francia, Finlandia, Svezia, Norwey, Germania, Spagna, Belgio, Austria, Polonia, Sud Africa, Cuba, USA, Yemen, Pakistan. La sua attuale ricerca è rivolta all’utilizzo delle sonorità della Sardegna con, insieme al sax tenore e soprano, un particolare uso della voce gutturale, e le launeddas. Ha suonato in contesti musicali tra i più svariati, dalla orchestra jazz a quella sinfonica a formazioni dall’ottetto al duo con tantissimi musicisti tra gli altri: G.Trovesi, Al di Meola, Mal Waldron, Michel Godard, Pietro Tonolo, Danilo Rea, Paolo Fresu, Djivan
Gasparian, Don Moye, Rabih Abou Kalil, Sainko Namtcylak, Vinicio Capossela, Mauro Pagani …
Luciano Biondini è nato a Spoleto ed inizia a studiare la fisarmonica all’età di 10anni. Dopo una formazione orientata verso studi classici con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali (Trophèe Mondial de l’Accordéon, Premio Internazionale di Castelfidardo, Premio “Luciano Fancelli”, Premio Internazionale di Recanati, ecc.), si avvicina al jazz nel 1994 dopo aver conosciuto il chitarrista Walter Ferrero. Ha collaborato con Tony Scott, Enrico Rava, Mike Turk, Ares Tavolazzi, Battista Lena, Gabriele Mirabassi, Roberto Ottaviano, Javier Girotto, Marteen Van der Grinten, Martin Classen, Enzo Pietropaoli, Michel Godard, Patrick Vaillant, Rabih Abou-Khalil
Jarrod Cagwin è nato e cresciuto in una zona rurale nel centro degli Stati Uniti. Ha iniziato a suonare la batteria molto giovane ed è stato ispirato dal funk anni ’70, dal soul e dalle blues band del suoi anni. Ha studiato percussioni e batteria sotto la guida di Jamey Haddad ed è stato influenzato da differenti tecniche del mondo indiano, medio orientale, del nord Africa e del Brasile, nazioni in cui ha viaggiato e studiato, dando vita ad uno stile personale. Ha all’attivo numerose collaborazioni e incisioni con Charlie Mariano, Michel Godard, Gabriele Mirabassi, Luciano Biondini, Dusko Goykovich, Emmanuelle Somer, Mehmet Emin Bitmez, Kudsi Ergurner, Ferenç Snetberger, Dave Bargeron, Ellery Eskelin, Antonio Hart, Howard Levy
PAOLA ROMAN
È nata a Torino nel 1960, ha studiato pianoforte al Conservatorio “G. Verdi” di Torino e recitazione alla Bottega dell’Attore di Firenze diretta da Vittorio Gassman. Ha lavorato con Sergio Liberovici al progetto di teatro musicale “L’Opera dei Bambini”, con il “Teatro dei Sensibili” di Guido Ceronetti, con la compagnia di Carlo Cecchi e molte altre. Ha presentato diversi lavori come solista tra cui “La vostra anima” di Alberto Savinio, “Terra” di Stefano Benni, “Giorni felici” di Samuel Beckett. Collabora frequentemente alla realizzazione di sceneggiati e di varietà radiofonici. Attualmente collabora con il gruppo assemblea teatro per lo spettacolo Storia di una Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare “STRANALANDIA” di Stefano Benni. Viaggio nella favolosa Stranalandia, isola dove tutto è così strano che più niente sembra strano. Dalla penna di Stefano Benni, un microcirco di animali che più assurdi non si può, nelle illustrazioni di Pirro Cuniberti. Una notte di ottant’anni fa, durante una spaventosa tempesta, una nave scompare tra le onde di Capo Horn. E’ l’inizio di uno dei più affascinanti misteri del secolo. Esistono veramente l’Albero nuvola, il Mangiaombra, la Bancaruga, il Leometra, il Frotz? Esiste ancora quest’isola circondata dalle nebbie dove vivono il Prontosauro, il Cantango, le Foche giocoliere, i Fìrmoli, i Meréndoli, i Gorilla Vaichesei, le Tre sirene e l’indigeno Osvaldo? Agli spettatori, bambini o adulti indifferentemente, la risposta e, con essa, chissà, la decisione di partire per ritrovare la favolosa Stranalandia.
CRONOPIOS
Cronopios lavora nell’isola di San Pietro come gruppo teatrale di ricerca dell’associazione culturale Bötti du Shcöggiu con vari progetti di formazione e produzione che indagano nelle risorse endogene dell’isola di S.Pietro. Uno degli obiettivi del nostro lavoro è di sperimentare “la forma teatrale” attraverso drammaturgie che possono scaturire dai luoghi o dal confronto e la relazione con il territorio nelle sue forme rituali, archetipe e anche, soprattutto, da una fusione delle arti antiche e contemporanee. “IVAN LO SCEMO” spettacolo teatrale di figura e attore, ispirato all’omonimo racconto di L. Tolstoi, racconta la storia di Ivan, che lotta contro le continue aggressioni del diavolo che lo tenta con tutte le sue armi, ma lui, “lo scemo”, continua per la sua strada. Tolstoi chiede ai suoi lettori, “.. ma Ivan è poi veramente scemo?. Ditemi cosa ne pensate voi”. La stessa domanda noi la rivolgiamo al pubblico, “Ivan è scemo o solo un irriducibile onesto?”
DELLE ALI
Nasce dall’incontro di Sebastiano Aglieco, Alessandra Anzaghi, Giada Balestrini, Antonello Cassinotti e Katia Maggioni attori e professionisti dello spettacolo con diverse esperienze. Si caratterizza per un fare teatrale caratterizzato da una spiccata artigianalità. Le produzioni del gruppo, sia quelle rivolte ad un pubblico adulto sia quelle rivolte all’infanzia, sono caratterizzate da una interdisciplinarietà più o meno spiccata, approfondendo ed andando ad indagare i possibili condizionamenti che nascono fra linguaggi espressivi diversi. Svolge inoltre attività di insegnamento e conduce laboratori a tema, residenziali e non. GLI SPAVENTAPASSERI , laboratorio di costruzione con parata e musica. Una giornata all’insegna del riciclo per non dimenticare l’infanzia della nostra terra, la mitologia contadina e, perché no, per esorcizzare forse la paura costruendo e dando vita a questi spiriti degli orti e dei campi che nascondono qualcosa di misterioso ed affascinante. Un laboratorio con grandi tavoli, una montagna di vestiti smessi, cappelli, scarpe, oggetti di cucina, vecchi soprammobili, fascine, paglia, legni e poi colla, chiodi, attrezzi da falegname … Durante l’arco di un’intera giornata, a turno, bambini e ragazzi costruiscono, con la più sfrenata immaginazione, i propri spaventapasseri che porteranno poi in una vivace parata per le strade del paese, accompagnati dal ritmo della musica dei Camillocromo e dai trampolieri. Il giorno seguente infine in un “luogo speciale” il Giardino di Note i bambini installeranno le loro creature e daranno inizio alla serata conclusiva
GUNEY’S AFRICA
nati in Senegal, soprannominati “fanciulli prodigiosi” i componenti di Guney-Africa maturano la loro formazione artistica in anni di severo studio di Danza, percussioni e canto in giro per il territorio senegalese e fra diverse tribù; Wolof, Serere, Diola, Bambara, Toucouleur, Yorouba, etc..Già campioni in Senegal nelle grandi gari nazionali, I Guney-africa si propongono di far conoscere e di diffondere la loro cultura e i loro valori proprio attraverso il veicolo artistico universale: le percussioni, il canto e la danza. “CUORE NERO” il concerto che ci propongono al Giardino di Note, comprende canti rituali, ritmi tribali e tanta energia.
DAUVEA?!
… Offresi spazio, insolito, a forme nuove, di immagini varie. Dauvea?!
Anche quest’anno un percorso esplorativo sulle esperienze audiovisive (film, corti, documentari) di giovani autori autoprodotti o prodotti da piccole e medie case di produzione, … ma non solo.
La scelta e la raccolta dei materiali in rassegna, è curata da Chicco Angius. Il programma delle due serate e dei postumi sarà presentato all’apertura della rassegna.
ARTE APERTA
Il progetto giunto alla terza edizione, porta nell’isola di San Pietro artisti figurativi europei che nei mesi compresi tra marzo e giugno vengono ospitati in case private (in questo periodo non turistico libere e disponibili). In questo modo gli artisti possono incontrare la nostra isola, con la sua forza di vento, di colori e di profumi e creare delle opere o degli allestimenti nei luoghi e nelle case che li hanno ospitati. Nei giorni della rassegna è possibile per chi lo desidera visitare molte delle opere realizzate in questi tre anni.